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IL SENATO SULLA PUBBLICITA': NECESSARI INTERVENTI PER IL RIEQUILIBRIO DEL MERCATO

L’8° Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato della Repubblica, nella seduta del 31 maggio scorso, ha approvato a maggioranza il documento conclusivo, relatore il Senatore Vittorio Pessina, dell’indagine conoscitiva sul sistema di reperimento delle risorse pubblicitarie dei mezzi di comunicazione di massa. I gruppi parlamentari dei Ds-Ulivo, dei Verdi-Unione e della Margherita-DL-Ulivo hanno votato contro tale documento ritenendolo insufficiente nella parte propositiva poiché esso “non individua gli strumenti che consentono il riequilibrio nella distribuzione delle risorse finanziarie nei settori pubblicitari della carta stampata e della televisione”.

L’indagine – la prima svolta dal Parlamento in materia - era stata deliberata il 29 gennaio 2004, nel corso dell’esame parlamentare della legge sul riordino del sistema radiotelevisivo, ed era volta ad acquisire informazioni di dettaglio sul tema della raccolta pubblicitaria con una serie di audizione dei soggetti interessati - la Fieg è stata audita il 19 febbraio 2004 - per verificare “quale sia la distribuzione attualmente esistente delle risorse pubblicitarie e quella auspicabile tra le televisioni, le radio, la stampa ed Internet”.

Il documento conclusivo recepisce in gran parte le posizioni e i suggerimenti espressi dalla Fieg nel corso dell’audizione del 19 febbraio 2004 e avanza alcune proposte che potrebbero essere prese come spunto per eventuali iniziative legislative a favore della carta stampata.

Dopo aver sottolineato in maniera perentoria che il tema del reperimento e della ripartizione delle risorse pubblicitarie tra i diversi mezzi (stampa e televisione) ha “implicazioni dirette sul pluralismo dell’informazione” e che la stampa e la televisione “insistono sullo stesso mercato pubblicitario”, l’indagine evidenzia come “l’ordinamento giuridico italiano si differenzi da altri ordinamenti europei per la mancanza di forme di asimmetria volte a proteggere gli investimenti pubblicitari nella carta stampata rispetto a quelli veicolati attraverso il mezzo televisivo”. L’assenza di tali forme asimmetriche determina – a giudizio dell’8° Commissione del Senato – una pesante anomalia nella distribuzione delle risorse pubblicitarie con un rapporto tra pubblicità televisiva (circa il 54% delle risorse) e pubblicità sulla carta stampata ( circa il 37%) che esiste “solo in Italia e in pochi altri Paesi”.

L’indagine pone l’accento anche sugli attuali limiti di affollamento pubblicitario televisivo “non sempre rispettati” e sul relativo apparato sanzionatorio che, sia per come è stato congegnato, sia per come è stato gestito dall’Autorità garante, “avvalora negli operatori del settore la convinzione che le norme possano essere impunemente violate”. L’indagine pertanto sollecita un adeguato intervento sul sistema sanzionatorio degli abusi d‘affollamento e del superamento dei limiti complessivi di acquisizione di quote del mercato pubblicitario che impedisca concretamente alle “emittenti di rastrellare pubblicità oltre i limiti prefissati, senza subire multe, sospensioni o revoche di concessioni”.

Nella parte finale del documento, la Commissione individua alcune linee di intervento per “agevolare in tempi ragionevoli il settore della stampa” e per compensare almeno in parte i disequilibri emersi nel corso dell’indagine conoscitiva relativamente al sistema di reperimento delle risorse pubblicitarie dei mezzi di comunicazione di massa. In particolare si propone:
a) l’introduzione di vincoli legislativi asimmetrici nella distribuzione delle risorse pubblicitarie capaci di riequilibrare gli investimenti pubblicitari a favore della carta stampata;
b) il potenziamento della pubblicità dello Stato e degli enti pubblici e la sua più puntuale regolamentazione con la previsione di adeguate forme di verifica del rispetto della normativa vigente relativamente agli obblighi di destinazione alla carta stampata di tale tipo di pubblicità;
c) il miglioramento delle strutture della rivendita (ammodernamento ed informatizzazione della rete delle edicole);
d) un intervento per il sostegno finanziario al Fondo complementare di previdenza “Fiorenzo Casella” per i lavoratori dei quotidiani e delle agenzie di stampa.

9 giugno 2005


  
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