Gli investimenti pubblicitari sulla stampa, nel primo semestre 2002, ammontano a 1.305 milioni di euro (al netto di sconti commerciali e di eventuali sconti d’agenzia di pubblicità), dei quali 819,8 milioni sui quotidiani e 485,2 sui periodici.
Rispetto all’anno precedente, la flessione è di 104,6 milioni di euro, pari al – 7,4%.
La flessione risulta più contenuta sui quotidiani (-6,6%) che sui periodici (-8,8%).
Questo è quanto rileva l'”Osservatorio degli investimenti pubblicitari sulla stampa” costituito dalla Federazione Concessionarie di Pubblicità (FCP) e dalla Federazione degli Editori di Giornali (FIEG), con l'intervento di A. Andersen MBA, società incaricata di collezionare, controllare ed elaborare i dati.
Le variazioni suddette rappresentano l’andamento medio di un mercato non omogeneo per le diverse testate e per i diversi tipi di avviso: l'andamento complessivo è la risultante della media tra gli incrementi di talune testate e le riduzioni di altre.
Sui quotidiani (nel complesso –6,6%) si registra un risultato positivo per la pubblicità commerciale locale (+2,0%), mentre in flessione risultano la pubblicità rubricata (-1,1%),quella di servizio (-9,4%) e la commerciale nazionale (-10,6%).
Per quanto riguarda i periodici gli investimenti sui settimanali risultano pari a 290,6 milioni di euro, sui mensili 176,5 e sulle testate con altra periodicità 18,1 milioni di euro.
La flessione complessiva (-8,8%) deriva da un incremento sulle testate con altre periodicità (+2,1%) e da una diminuzione sui mensili (-7,7%) e sui settimanali (-10,0%).
L’OSSERVATORIO FCP-FIEG degli investimenti pubblicitari sulla stampa rileva mensilmente, con la partecipazione e collaborazione di 27 aziende (concessionarie di pubblicità e editori), gli spazi ed i fatturati pubblicitari di oltre 300 testate.
Le testate monitorate dall’Osservatorio non assorbono, ovviamente, il totale degli investimenti pubblicitari sulla stampa, ma rappresentano quantità e valori significativi del mercato complessivo.