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FEDERAZIONE DELLA STAMPA PRIGIONIERA DI VECCHI SCHEMI
SCIOPERO DEI GIORNALISTI

La rottura delle trattative per il rinnovo del contratto giornalistico e la programmazione di due giorni di sciopero nei giornali, conferma come la Federazione della Stampa sia prigioniera di schemi vecchi.

Lo e’ perche’ difende caparbiamente un vetusto apparato di vincoli e tagliole che si e’ sedimentato, durante 50 anni, nella disciplina del lavoro giornalistico, pretendendo di applicarlo ad un mondo dell’informazione che si sta profondamente trasformando giorno dopo giorno, se non ora dopo ora.

Lo e’ perche’ in una situazione cosi’ complicata e difficile il ricorso allo sciopero serve solo ad infliggere nuovi danni alla carta stampata e a chi vi lavora, ma non aiuta, in alcun modo, a trovare vie di uscita alla vertenza.

La violenza delle accuse della FNSI non riesce a nascondere la volonta’ del sindacato dei giornalisti di applicare, all’interno dell’impresa editrice, un modello di relazioni sindacali che determinerebbe la ingestibilita’ delle imprese e di esportare tale modello anche ai nuovi mezzi di comunicazione che si stanno affermando proprio grazie alla loro agilita’.

Accettare queste posizioni significherebbe accettare un’ulteriore perdita di competivita’ dell’informazione stampata in un mercato nel quale entrano continuamente nuovi ed agguerriti soggetti ed impedire alle imprese editrici di cogliere la grande occasione che i nuovi mezzi offrono loro.

Roma 21 settembre 2000


  
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