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IL PRESIDENTE DELLA FIEG AL CENSIS: IL VIDEO DELL'INCONTRO
“1. RIVITALIZZARE LE ISTITUZIONI DI TRASMISSIONE IDENTITARIA“

Roma, 6 giugno 2017 - "1. Rivitalizzare le istituzioni di trasmissione identitaria" è il titolo dell'incontro organizzato dal CENSIS presso la propria sede di Roma nell'ambito dell'iniziativa "UN MESE DI SOCIALE", promossa ogni anno nel mese di Giugno, cui ha partecipato per la Fieg il Presidente, Maurizio Costa

Per il 2017 il tema è: 'LA CRISI DELLE ISTITUZIONI COME GIUNTURE FRA POTERE E POPOLO'. Di seguito il llink al video dell'incontrohttps://www.youtube.com/watch?v=deNcRv-7XSc
 
L’identità italiana è divenuta una esperienza esistenziale che ognuno vive a suo modo, mentre l’apparato e la cultura istituzionali hanno poco a che vedere con essa. Ciò contribuisce non poco a quel basso unitario senso di collettività e di comunità che ci caratterizza. Emerge così la responsabilità politica di contrastare il declino delle istituzioni più coinvolte, dalla scuola all’apparato giurisdizionale.
 
Il programma prevedeva una introduzione di Massimiliano Valerii - Direttore Generale Censis e l'intervento di: Giuseppe De Rita - Presidente Censis; Maurizio Costa Presidente Fieg;  Piero Craveri - Storico;  Francesco Rutelli - Presidente Anica;  Mario Sechi Giornalista.
 
Maurizio
 Costa ha convenuto con Giuseppe de Rita e Massimiliano Valerii sull'esistenza di una "faglia" tra potere politico e dinamica sociale, in una situazione sostanzialmente analoga a quanto accade per il ruolo dei media che sembra aver abdicato al ruolo di cerniera con i fruitori dell'informazione. Si parla - ha detto Costa - di estinzione dell'editoria, ma è piuttosto opportuno interrogarsi su come restituire un ruolo di necessario e credibile interlocutore all'editoria.

Questo è possibile - ha detto Costa - partendo innanzitutto da una riflessione  sul modo di fare editoria e giornalismo oggi, senza dimenticare però lo scenario, che vede contrapposta una società dell'informazione ad una società della "conversazione" - o "mormorizzazione" come da ultimo scritto proprio dal Censis - che è quella dello scambio delle informazioni sui social media.

Il crollo dell'editoria giornalistica, cha perso in 10 anni il 50% dei ricavi con un trend destinato a peggiorare - ha detto ancora Costa - non è imputabile solo alla crisi economica e alla rivoluzione digitale che ha stravolto i modelli di business e di impresa, ma anche alla presenza del "convitato di pietra" rappresentato dagli Over the top con le loro modalità anomale di stare sul mercato.

Per il Presidente degli editori è necessario agire almeno su due fronti: innanzitutto dipanando l'opacità del mondo del digitale, governato da algoritmi tecnologici, restituendo trasparenza all'operato di tutti gli attori dell'ecosistema dell'informazione, attraverso regole di comportamento uguali per tutti (si pensi ad esempio al tema della fiscalità). 

In secondo luogo, la sfida, ha concluso Costa, è quella di opporre - attraverso una editoria giornalistica professionale e di qualità - ad un mondo governato da un algoritmo tecnologico, l'"algoritmo della credibilità". Nella consapevolezza della necessità appunto di recuperare un ruolo che è stato ed è ancora fondamentale, quello dei giornali, nella formazione del pensiero critico, e anche di una coscienza identitaria, nei cittadini di oggi e di domani. 
 



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