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TV SENZA FRONTIERE ALL'ESAME DELLA FIEG
Incontro di FIEG e di Mediacoop con Parlamentari europei. Rappresentati i gravi pericoli derivanti dalle modifiche alla Direttiva TV senza frontiere proposte dalla Commissione UE

Roma, 14 settembre 2006 - Mercoledì prossimo, 20 settembre, alle ore 11.00, si terrà a Roma, presso la sede della Fieg, una riunione dedicata alla proposta di revisione della direttiva “Televisione senza frontiere”, presentata dalla Commissione al Parlamento europeo il 13 dicembre scorso.
I lavori parlamentari in corso investono le competenze di varie Commissioni che confluiranno in un parere finale che la Commissione Cultura e Istruzione presenterà in aula con una serie di emendamenti al testo proposto dalla Commissione.
Come già anticipato, i progetti di parere fin qui predisposti sono in larga parte insoddisfacenti in quanto non incidono sul testo proposto dalla Commissione. Un testo che, lungi dall’introdurre regole che assicurino l’equilibrato sviluppo del mercato, sembra favorire l’afflusso di maggiori risorse verso il mezzo televisivo, grazie alla legittimazione di pratiche come il product placement ed all’ulteriore depotenziamento dei limiti orari di trasmissione pubblicitaria.
A tale proposito, la Fieg, oltre che operare in seno alla European Newspaper Publishers’ Association (ENPA) per temperare gli aspetti più negativi della proposta di direttiva, è intervenuta a più riprese presso i Parlamentari europei italiani per prospettare i gravi pericoli per la stampa derivanti dall’attuale formulazione della proposta di direttiva.
In particolare, il 12 settembre scorso, una delegazione della Fieg e di Mediacoop ha incontrato a Bruxelles, un gruppo di Parlamentari europei, eletti in Italia, per illustrare la posizione delle due associazioni in merito alla proposta della Commissione. I rappresentanti degli editori hanno manifestato le più vive preoccupazioni degli operatori italiani del settore, per un’ipotesi legislativa che, se non modificata in misura significativa, finirebbe per determinare un ulteriore spostamento di risorse pubblicitarie a danno della carta stampata. Fieg e Mediacoop, nel sottolineare l’esigenza di uno sviluppo equilibrato dei vari media all’interno dei processi di convergenza che salvaguardi la competitività dell’industria europea, hanno evidenziato come la legittimazione di alcune tecniche pubblicitarie come il product placement infranga il principio della netta separazione tra pubblicità e programmi ed aggiri, di fatto, il limite orario delle emissioni pubblicitarie. Tale misura e l’ulteriore abbassamento del periodo in cui i programmi possono essere interrotti (da 45 minuti a 30 minuti) sarebbero, per l’Italia, ancora più dannosi e squilibrati del sistema, già alterato del duopolio. I parlamentari presenti – Giovanni Berlinguer, Giulietto Chiesa, Umberto Guidoni, Donato Tommaso Veraldi e Monica Frassoni – hanno convenuto sull’esigenza, a tutela dei consumatori e dello sviluppo equilibrato del sistema, di ricercare le convergenze necessarie per evitare che la nuova direttiva, sul versante della democrazia, del pluralismo e della produzione culturale, finisca per aggravare i problemi.


  
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