Roma, 18 settembre 2006 -
Obbligo di pubblicazione su almeno due quotidiani nazionali e due quotidiani locali dei bandi degli appalti sotto la soglia comunitaria per garantire la massima trasparenza delle procedure di gara. É questa la proposta ribadita dalla Federazione italiana degli editori di giornali (FIEG) a seguito della comunicazione della Commissione europea che suggerisce
“alcune buone pratiche” agli stati membri per prevenire la corruzione e i favoritismi.
Il recente intervento della Commissione europea
(Comunicazione interpretativa 2006/C-179/02) ha ricordato un consolidato orientamento della Corte di Giustizia delle Comunità europee: nelle procedure di aggiudicazione degli appalti il cui importo è inferiore alle soglie comunitarie, le pubbliche amministrazioni sono tenute comunque a rispettare le disposizioni e i principi del Trattato CE riguardanti, tra gli altri, un obbligo di trasparenza che
“consiste nel garantire, in favore di ogni potenziale offerente, un adeguato livello di pubblicità che consenta l’apertura degli appalti alla concorrenza, nonché il controllo sull’imparzialità delle procedure di aggiudicazione”.
La Commissione ha sottolineato come il solo modo di rispettare i requisiti di trasparenza consista
“nella pubblicazione di un avviso pubblicitario sufficientemente accessibile prima dell’aggiudicazione dell’appalto” da parte dell’amministrazione aggiudicatrice.
La Fieg auspica pertanto che Governo e Parlamento rivedano il Codice dei contratti pubblici introducendo adeguate forme di pubblicità per gli appalti sotto la soglia comunitaria e l’obbligo di pubblicare sui quotidiani informazioni utili a consentire ai cittadini e all’opinione pubblica la conoscenza di atti amministrativi di particolare importanza (elenco degli invitati alla gara, tempi di realizzazione dell’opera, data di ultimazione dei lavori, ecc.).