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COMUNICATO DELLA FIEG SUI NUOVI SCIOPERI DEI GIORNALISTI
Comunicato-stampa della Federazione Italiana Editori Giornali in merito alla proclamazione da parte della FNSI di una nuova serie di scioperi nei quotidiani e nei periodici durante il mese di dicembre.

La FNSI ha proclamato per dicembre una nuova serie di scioperi nei quotidiani e nei periodici esaurendo in tal modo il pacchetto di sette giorni di sciopero programmati a giugno, quando le trattative contrattuali erano appena iniziate.

La FNSI motiva ancora una volta la sua decisione imputando alla FIEG di non aver concesso le garanzie richieste sul lavoro dei giornalisti autonomi, dei cd. “precari” e sull’attuazione della legge Biagi. Richieste queste prive di fondamento per l’inconciliabilità con il diritto delle aziende di applicare le leggi vigenti dello Stato e con la reale situazione del lavoro autonomo nel settore, ben lontana da quella configurata dai giornalisti. La FIEG ha diffuso al riguardo un documento basato su dati ed elementi ricavati da atti ufficiali degli organismi previdenziali di categoria, approvati anche dai rappresentanti della FNSI, che non possono essere smentiti.

Quel che appare certo è che la FNSI, per questioni che nulla hanno a che vedere con gli interessi contrattuali e previdenziali della categoria, prosegue nella sua opera di destabilizzazione del sistema informativo del Paese arrecando danni gravi ed irrecuperabili alle aziende editoriali ed ai propri associati e privando il pubblico della possibilità di accedere alle sue abituali fonti informative.

I quaranta giornali quotidiani e i numerosi periodici che sono usciti nei precedenti giorni di sciopero costituiscono un chiaro segnale, che la FNSI sembra ignorare, sulla insofferenza di vaste fasce del settore verso la linea politica che la FNSI ha assunto in questa vertenza.

La FIEG non può, per parte sua, prescindere dal soddisfacimento delle esigenze di contenimento dei costi del lavoro e dal miglioramento delle possibilità organizzative delle aziende, impegnate in una dura battaglia per mantenere le proprie posizioni nel sempre più difficile e complesso mercato dell’informazione.

La FNSI dichiara di attendere segnali per aprire un percorso di trattativa. L’unico segnale che a questo punto può essere dato è quello di una disponibilità ad iniziare il confronto sui temi contrattuali essenziali che interessano le aziende ed i giornalisti da esse dipendenti, con l’obiettivo di pervenire ad una normativa contrattuale rispondente alle necessità reali della stampa e delle sue componenti.

Avendo respinto due volte una proposta degli editori di estendere transitoriamente la parte normativa del contratto che la Federazione della Stampa aveva firmato nel 2001, la FNSI ha d’altronde lasciato ritenere che essa considera tale assetto normativo come superato ed inaccettabile.

18 novembre 2005


  
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