Roma, 6 aprile 2017 - Passata la celebrazione dei 60 anni dei Trattati di Roma, restano irrisolti i nodi da sciogliere nell'Unione Europea e si fa più pressante la spinta populista. Cosa accadrà alle prossime elezioni in Francia e Germania? I Paesi dell'Est verranno davvero emarginati in un'Europa a due velocità?
Del futuro dell’Europa si è parlato oggi nella casa degli editori di giornali, la FIEG, in occasione della presentazione del libro di Roberto Sommella, "Euxit. Uscita di sicurezza per l'Europa". All'incontro - introdotto dal Presidente della FIEG, Maurizio Costa – hanno partecipato il Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, attraverso un contributo video, il Capo di Gabinetto del Ministro dell'Economia, Roberto Garofoli, l'Ambasciatore di Romania, George Bologan, l'autore, Roberto Sommella, Direttore Relazioni Esterne Antitrust. Ad aprire i lavori il Direttore Generale della Federazione editori, Fabrizio Carotti, mentre il discorso conclusivo è stato affidato al giovanissimo Tesoriere della Gioventù Federalista Europea, Antonio Argenziano.
Un contributo inaspettato e sentito quello diGiovanni Maria Flick, Professore emerito della Corte Costituzionale, che ha invitato tutti a “risvegliarsi” e a rispolverare quella fondamentale Carta dei Diritti disapplicata ovunque in Europa e comunque il tema dei diritti. Soprattutto ora che si ricominciano ad erigere muri e a svolgere fili spinati, la pedagogia ovunque in Europa sembra aver completamente dimenticato – ha detto – di riferirsi alle ragioni per cui l’Europa stessa è nata: il mercato comune e poi unico e, soprattutto, il riconoscimento di tutta una serie di diritti, primo tra tutti quello della libera circolazione delle merci, degli individui, delle idee. Parlare di diritti – ha concluso – vuol dire parlare anche di doveri e parlare di Europa solo in termini di economia e di finanza è riduttivo e fuorviante. Coltivare la memoria, piuttosto, per scongiurare il pericolo di chi dimentica il passato, che è condannato poi a ripeterlo.
Un appello all’unità anche quello di Antonio Tajani, che ha mostrato di condividere appieno quanto Sommella sostiene nel suo libro sulla necessità di rafforzare semmai e non dismettere l’Unione, riformandone la governance e riportando l’Europa tra le persone, soprattutto tra i giovani che ci sono nati dentro e che la danno per scontata, quando scontata ora invece non è. A questo scopo anche l’Associazione voluta da Sommella, La Nuova Europa, che si propone come primo atto a Ventotene, nel prossimo maggio, di far riscrivere a studenti italiani ed europei, un nuovo manifesto , con gli occhi dell’oggi. E giovani che credono nell’Europa erano anche in Fieg oggi, quelli riuniti nel movimento della Gioventù Federalista Europa. Il loro Tesoriere, Antonio Argenziano, ha invitato a cambiare la narrativa sull’Unione Europea e sull’Europa tutta, incentrandola sul concetto di solidarietà: solidarietà tra stati e solidarietà tra le forze progressiste nella direzione di un progetto democratico comune europeo. Attraverso l’impegno, nella consapevolezza che “l’Europa non cade dal cielo”.
Egualmente appassionato l’intervento dell’Ambasciatore della Romania, George Bologan. Preoccupato anche lui dei tempi bui che – ha detto – relativizzano il nostro pensiero, ha esortato al coraggio dell’azione, per stroncare paure attraverso una diplomazia pubblica che sappia comunicare meglio l’Europa e diffondere una cultura del positivo, senza valutare ogni cosa in termini di numeri e cifre, riportando al centro l’uomo e l’essere parte della stessa civiltà. Anche lui convinto che il concetto-cardine sia quello di solidarietà. La comunicazione è importante perché le parole inducono essere stesse all’azione.
Più tecnico invece l’intervento di Roberto Garofoli, che dal suo punto di osservazione imputa all’Europa - che si trova ad affrontare forse non in modo adeguato il doppio shock di una recessione economia e di una flusso migratorio senza troppi precedenti - l’errore, nelle sue politiche di bilancio e bancarie, di imporre regole che abbiano come obiettivo solo la riduzione dei rischi e non anche quello della condivisione e mutualizzazione dei rischi. E così facendo è difficile recuperare fiducia e superare i pregiudizi che allontanano i cittadini e gli Stati dalle istituzioni europee.
Il presidente della Fieg, Maurizio Costa, ha voluto sottolineare l’approccio non banale di Sommella ai temi di così grande attualità affrontati nel volume e ha mostrato di condividere le diverse buone ragioni elencate dall’Autore per restare in Europa. Per quanto riguarda gli editori di giornali, l’UE può costituire e costituisce un validissimo alleato per interfacciarsi con gli Over The Top, soggetti che europei non sono e per i quali sembrano non valere le regole che invece regolano un corretto funzionamento del mercato, ad esempio pensando ai ricavi della raccolta pubblicitaria. Accanto a ciò, è in Europa che si sta cercando di affrontare e risolvere insieme problemi legati a temi di importanza vitale per l’informazione, come quello della tutela del diritto d’autore, anche online, del diritto all’oblio, della privacy, della fiscalità. Un’Europa più coesa – ha detto – passa anche per una fiscalità più equa.
Trasversale a tutti gli interventi, il richiamo ad una comunicazione in positivo sull’Europa, uscendo dalla logica di fare della Ue il capro espiatorio di ciò che non funziona, e ad un impegno all’interno dei singoli Stati e nell’Unione a pratiche virtuose di solidarietà ed apertura.
#Euxit