La pirateria editoriale nel mondo dei giornali

Ogni giorno vengono distribuite migliaia di copie digitali “pirata” di testate giornalistiche, prive della necessaria autorizzazione dell’editore, titolare dei diritti di utilizzazione economica. Gli utilizzi non autorizzati di contenuti editoriali sono testimoniati anche dai dati sulla lettura dei quotidiani registrati da Audipress che certificano un andamento sostanzialmente costante nel consumo di contenuti editoriali, ma un aumento della fruizione di contenuti editoriali prestati, avuti da altri, trovati o ottenuti in altro modo. Aumentano i lettori di copie pirata o articoli di stampa illegalmente diffusi.  Il fenomeno più preoccupante è legato alla diffusione illecita di contenuti attraverso le piattaforme social e le piattaforme telefoniche o di messaggistica istantanea: su tutte spicca Telegram, che si distingue per la particolare pervasività e capacità di propagazione. 
Le numerose azioni di contrasto svolte dalla Fieg, in collaborazione con la Guardia di Finanza e l’Agcom, contribuiscono a contenere il fenomeno, avverso il quale è anche necessaria una campagna di informazione ed educazione. 

Cresce la pirateria nel mondo del libro 

Un fenomeno in crescita, da affrontare insieme. Si intitola La pirateria nel mondo del libro. Crescita del fenomeno e strumenti di contrasto la presentazione della seconda indagine Ipsos commissionata dalla AIE e presentata il 29 marzo a Roma. Un appuntamento voluto da Gli Editori, l’Accordo di consultazione e azione comune sottoscritto a giugno 2019 da AIE e FIEG per formalizzare la collaborazione su iniziative condivise di sensibilizzazione di istituzioni, amministrazioni e cittadini sulle tematiche dell’informazione e dell’editoria. La ricerca fotografa l’ampiezza del fenomeno, i danni arrecati all’industria del libro nel suo complesso e ai principali settori (editoria di varia, editoria universitaria, editoria professionale), l’impatto sull’economia nazionale e i mancati introiti per il fisco.