Gli investimenti pubblicitari sulla stampa, nel periodo gennaio-settembre 2001, hanno raggiunto 3.733 miliardi di lire (al netto di sconti commerciali e di eventuali sconti d’agenzia di pubblicità), valore analogo a quello dell’anno precedente (+5,2 miliardi di lire, pari al + 0,1 %).
Tale risultato deriva da un significativo incremento dei periodici (fatturato 1.418 miliardi, +81 miliardi di lire, pari al +6%), mentre i quotidiani evidenziano una flessione (fatturato 2.315 miliardi, -76 miliardi di lire, pari a
-3,2%).

Questo è quanto rileva l'”Osservatorio degli investimenti pubblicitari sulla stampa” costituito dalla Federazione Concessionarie di Pubblicità (FCP) e dalla Federazione degli Editori di Giornali (FIEG), con l'intervento di A. Andersen MBA, società incaricata di collezionare, controllare ed elaborare i dati.

Le variazioni suddette rappresentano l’andamento medio di un mercato non omogeneo per le diverse testate e per i diversi tipi di avviso: il dato totale è la risultante della media tra gli incrementi superiori di talune testate e le riduzioni di altre.

Sui quotidiani (nel complesso -3,2%) l’incremento più consistente e rilevante si registra per la pubblicità commerciale locale (+12,4%); su valori più contenuti si posiziona la pubblicità rubricata (+4,6%), mentre in flessione appaiono quella di servizio (-3,5%) e, ancora più marcatamente, la commerciale nazionale (-10,2%).

Per quanto riguarda i periodici gli investimenti sui settimanali sono pari a 858 miliardi di lire, sui mensili a 515 e sulle testate con altra periodicità a 44 miliardi di lire.

L'aumento complessivo (+6%) deriva da un incremento analogo su mensili (+10%) e sulle testate con altre periodicità (+10,3%) e più contenuto sui settimanali (+3,6%).

L’OSSERVATORIO FCP-FIEG degli investimenti pubblicitari sulla stampa rileva mensilmente, con la partecipazione e collaborazione di 29 aziende (concessionarie di pubblicità e editori), gli spazi ed i fatturati pubblicitari di oltre 300 testate.
Le testate monitorate dall’Osservatorio non assorbono, ovviamente, il totale degli investimenti pubblicitari sulla stampa, ma rappresentano quantità e valori significativi del mercato complessivo.