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INTERCETTAZIONI:STOP A AUDIZIONI;PDL, IN AULA A LUGLIO/ANSA
DOMANI SI ASCOLTERA' GRASSO; FNSI-FIEG E PROF.GIOSTRA, NO A DDL

  (di Anna Laura Bussa)

(ANSA) - ROMA, 29 GIU - Alla conferenza dei capigruppo di Montecitorio di domani il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto chiederà che il ddl intercettazioni venga calendarizzato in Aula entro la fine del mese. Il che potrebbe significare due cose: il provvedimento si incardina in Aula entro luglio, dopo la Manovra, ma il suo esame slitta comunque a settembre. Oppure si tenta l'accelerazione facendolo votare a Camera e Senato entro la prima settimana di agosto. Questa seconda ipotesi, però, viene valutata con un certo scetticismo anche nella stessa maggioranza visto che non sarà facile assicurare la presenza dei senatori in Aula dopo la prima decade di agosto.

Il fatto, spiegano nel Pdl, è che una decisione vera e propria sull'argomento ancora non è stata presa anche perché molto dipenderà da cosa accadrà sul fronte delle inchieste in corso. Sarà difficile fronteggiare infatti, si spiega, troppi fronti caldi tutti insieme. E poi ora Berlusconi è all'estero,si continua a ripetere, e il ministro della Giustizia pure. In attesa di capire quale sarà l'esatta tempistica per l'esame del ddl, l'ufficio di presidenza della commissione Giustizia della Camera respinge la richiesta del Pd di fissare nuove audizioni. Il capogruppo dei Democratici in commissione Donatella Ferranti chiede infatti di ascoltare anche i rappresentanti delle forze dell'ordine e degli editori di libri. Ma Pdl e Lega dicono no. Così come il presidente della commissione Giulia Bongiorno.

Dalle audizioni di oggi intanto emerge una sonora bocciatura per il provvedimento. Glauco Giostra, docente di procedura Penale all'Università di Roma La Sapienza dice in buona sostanza che il testo è da rifare perché contiene, tra l'altro, norme "risibili" come quella della proroga di tre giorni in tre giorni e altre di "difficile applicazione" come quella secondo la quale dovrà sempre essere il Gip collegiale del Tribunale distrettuale del capoluogo ad autorizzare ogni volta gli 'ascolti'. Anche i rappresentanti della Fieg e dell'Fnsi, Carlo Malinconico e Franco Siddi con Roberto Natale non fanno 'sconti': si tratta di una legge che mette il bavaglio all'informazione, dicono e che introduce sanzioni inaccettabili anche per gli editori. E domani sarà la volta del Capo dell' Antimafia Piero Grasso che già ieri aveva lanciato l'allarme: con il nuovo ddl saranno a rischio le indagini sulle organizzazioni criminali transnazionali non mafiose.

Media ed opposizioni, intanto, si preparano alla manifestazione del 1 luglio. "Mentre Dell'Utri, Cosentino e Brancher occupano illegittimamente le istituzioni - è l'appello del leader dell'Idv Antonio Di Pietro - noi, il primo luglio, occuperemo le piazze insieme a tutti quei giornalisti e a tutti quei cittadini che vogliono arrestare la deriva antidemocratica di questo Paese". (ANSA).




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