Roma, 6 febbraio 2009 –
La
Federazione italiana Editori Giornali (Fieg) esprime
apprezzamento per la proposta dell’onorevole Giuseppe Berretta di estendere alle
sentenze di condanna per i reati che determinano particolare allarme sociale la
pena accessoria della pubblicazione sui giornali.
La pubblicazione delle sentenze di
condanna sui giornali, ad esempio per i reati di natura edilizia, di tutela del
lavoro, dell’infanzia e della salute, può costituire un efficace strumento di
deterrenza nei confronti di comportamenti illegali particolarmente odiosi per
l’opinione pubblica e una sanzione accessoria nei confronti dell’imputato
condannato.
A tale proposito gli editori
ricordano che nei prossimi giorni il Senato dovrà esprimersi sulla diposizione,
contenuta nel ddl sullo sviluppo collegato alla manovra 2009, che cancella
l’obbligo, previsto dell’articolo 36 del codice penale, di pubblicare sui
giornali, a spese del condannato, le sentenze di condanna penale.
I senatori Palmizio e Marino hanno
presentato degli emendamenti che si propongono di mantenere l’attuale obbligo di
pubblicazione sui giornali delle sentenze.
La
Fieg
auspica che il Parlamento, senza distinzioni tra maggioranza e opposizione,
approvi tali emendamenti, integrandoli casomai nella direzione indicata
dall’onorevole Berretta e confermando, in tal modo, le finalità riparatorie,
preventive e rieducative che sono proprie delle sentenze penali di condanna. Il
tutto, senza alcun onere a carico dello Stato, rimanendo le spese di
pubblicazione a carico del condannato.