Roma, 27 febbraio 2009 - “L’editoria giornalistica del nostro Paese sta
attraversando una grave crisi resa ancora più pesante dal cumularsi di
difficoltà congiunturali a difficoltà strutturali mai risolte. I dati delle
vendite e della pubblicità presentano un andamento preoccupante: per
fronteggiare una situazione straordinaria occorrono misure straordinarie, sulla
scia di quanto stanno decidendo in materia altri Paesi.”.
A margine dei lavori del Comitato di Presidenza della Fieg, Carlo
Malinconico, Presidente degli editori italiani, lancia un grido
d’allarme sulla situazione della stampa italiana.
“Tutti riconoscono ai giornali una funzione indispensabile di presidio di
libertà, ma per conservare tale presidio appaiono necessarie misure urgenti e
non più rinviabili di sostegno al settore”. “Mi riferisco – ha affermato
Malinconico – a misure di politica industriale, come il credito d’imposta per
l’acquisto della carta, per l’innovazione, gli investimenti e per la
modernizzazione della rete di vendita e ad iniziative di incentivazione della
lettura dei giornali e del loro uso quali veicoli pubblicitari, per esempio con
la detassazione degli utili delle imprese reinvestisti in pubblicità sui
giornali che, tra l’altro, servirebbe anche a rilanciare i consumi.”
“Chiediamo a Governo e Parlamento interventi urgenti per dare ossigeno e
slancio alle imprese editrici. Un primo importante risultato è stato ottenuto
qualche giorno fa con la legge di conversione del decreto legge “milleproroghe”
che ha messo fine ad una storica disparità di trattamento tra giornalisti dei
quotidiani e giornalisti dei periodici.”
Riferendosi alla norma che estende ai giornalisti dei periodici la
possibilità di prepensionamento, il Presidente degli editori italiani ha
sottolineato la necessità della sollecita applicazione del nuovo regime per
alleviare la situazione drammatica delle imprese editoriali, molte a rischio di
chiusura con gravissimi risvolti occupazionali. Per questo contiamo sul supporto
del Ministro Maurizio Sacconi al quale, per primo, la Fieg aveva prospettato la
questione e che è stato particolarmente sensibile a questa esigenza di equità
non facendoci mai mancare in questi mesi il suo incoraggiamento.”
“Dopo questo importante segnale di attenzione – ha concluso Malinconico
- si tratta di mettere in campo un pacchetto di misure congiunturali e
strutturali di sostegno all’editoria, a tutta l’editoria e non solo a settori
particolari, che garantiscano alle imprese le risorse necessarie per
sopravvivere alla tempesta della crisi e per affrontare le sfide
dell’innovazione”.