Gli investimenti pubblicitari sulla stampa, nel periodo gennaio-settembre 2002, ammontano a 1.781,6 milioni di euro (al netto di sconti commerciali e di eventuali sconti di agenzia di pubblicità), dei quali 1.114,8 milioni sui quotidiani e 666,7 sui periodici.

Rispetto all’ anno precedente, la flessione è di 140,7 milioni di euro, pari al – 7,3%, media delle variazioni registrate da
quotidiani (-6,6%) e periodici (-8,5%).


Questo è quanto rileva l'”Osservatorio degli investimenti pubblicitari sulla stampa” costituito dalla Federazione Concessionarie di Pubblicità (FCP) e dalla Federazione degli Editori di Giornali (FIEG), con l'intervento di A. Andersen MBA, società incaricata di collezionare, controllare ed elaborare i dati.

Le variazioni suddette rappresentano l’andamento medio di un mercato non omogeneo per le diverse testate e per i diversi tipi di avviso: l'andamento complessivo è la risultante della media tra gli incrementi di talune testate e le riduzioni di altre.


Sui quotidiani (nel complesso –6,6%) si registra un risultato positivo per la pubblicità commerciale locale (+2,5%), mentre in flessione risultano la pubblicità rubricata (-2,9%), quella di servizio (-7,2%) e la commerciale nazionale (-11,5%).

Per quanto riguarda i periodici gli investimenti sui settimanali risultano pari a 392 milioni di euro, sui mensili 249 e sulle testate con altra periodicità 25,7 milioni di euro.

La flessione complessiva (-8,5%) deriva dalla stazionarietà sulle testate con altre periodicità (+0,6%) e da una diminuzione sui mensili (-6,7%)e sui settimanali (-10,2%).

L’OSSERVATORIO FCP-FIEG degli investimenti pubblicitari sulla stampa rileva mensilmente, con la partecipazione e collaborazione di 27 aziende (concessionarie di pubblicità ed editori), gli spazi ed i fatturati pubblicitari di oltre 300 testate.
Le testate monitorate dall’Osservatorio non assorbono, ovviamente, il totale degli investimenti pubblicitari sulla stampa, ma rappresentano quantità e valori significativi del mercato complessivo.

4.11.2002