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'GIORNALI, LA PRIMA SFIDA È LA MULTIMEDIALITÁ - INTERVISTA AL PRESIDENTE MALINCONICO

L'INTERVISTA (TELEFONICA) AL NUOVO PRESIDENTE DELLA FIEG, CARLO MALINCONICO, E REALIZZATA DAL GIORNALISTA ALBERTO GUARNIERI, E' CONFLUITA IN UN ARTICOLO APPARSO A PAGINA 13 DE "IL MESSAGGERO" IN DATA 10 LUGLIO 2008

«Essere editore non è essere semplicemente un imprenditore. Perché i giornali sono aziende, ma anche occasione di libera manifestazione del pensiero, garanzia di pluralismo e strumento imprescindibile per la formazione della pubblica opinione. Il mio lavoro parte da questa considerazione ».

Carlo Malinconico Castriota Scanderbeg  è il nuovo presidente della Federazione Italiana degli Editori. È stato eletto ieri all'unanimità, per acclamazione, dall'assemblea generale della Fieg su proposta del Comitato dei saggi. Malinconico prende il posto di Boris Biancheri, che ha guidato la Federazione negli ultimi quattro anni. L'assemblea di ieri ha anche nominato vice presidenti Massimo Cincera e Stefano De Alessandri. Rinnovati anche il Comitato di presidenza e il Consiglio federale. Professore di Diritto dell'Unione Europea alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università Tor Vergata di Roma, Carlo Malinconico è stato, tra l'altro, segretario generale di Palazzo Chigi dal 2006 al 2008, capo del dipartimento Affari giuridici e Legislativi della presidenza del Consiglio dal 1996 al 2001 nonché consigliere di Stato dal 1985 al 2002.

Il neo-eletto presidente ha, innanzitutto, ringraziato il suo predecessore, riconoscendogli «il merito di aver lasciato una Federazione coesa e compatta, pur nel difficile momento di crisi strutturale e congiunturale che attraversa l'editoria». Una crisi che potrebbe essere almeno alleviata da una moderna legge per l’editoria. Malinconico lo sa bene e ha un giudizio «positivo» del ddl cui lavorò fino al 1995 Paolo Bonaiuti che ora, tornato sottosegretario all’Editoria, ha ripreso in mano la pratica.  «Può essere un’ottima occasione per iniziare nel migliore dei modi il lavoro che ci attende » dice Malinconico.

«Al centro della futura azione della Fieg - ribadisce il neo presidente - va dunque posta l'impresa editoriale nell’accezione in cui l’abbiamo definita. Un’impresa il cui buon andamento è interesse complessivo del sistema. Per svolgere questo compito dobbiamo saper rispondere alle sfide dell'innovazione tecnologica, irrinunciabile per il nostro comparto. E’ infatti in atto una trasformazione che pone l'impresa stessa di fronte ad irrimandabili scelte di fondo circa l'evoluzione dei mezzi di comunicazione. E si deve poter rispondere anche assecondati, in questo, da un ambiente propizio alle trasformazioni che i tempi richiedono ».

Col conforto legislativo, la prima sfida che Malinconico indica è quella della multimedialità. Che è appunto uno dei punti di forza dell'annunciato disegno di legge di riforma del settore che il governo intende presentare, forse già in autunno. «Certamente è auspicabile - spiega Malinconico - che ci sia un quadro di riferimento normativo stabile, sia per gli altri settori, sia in particolare per l'impresa editoriale. Non si procede se non c'è stabilità, se non ci sono riferimenti adatti per lo sviluppo».

Il neo presidente della Fieg auspica anche l'introduzione del credito di imposta sugli investimenti del settore editoriale. «Più un settore è sottoposto alla competizione e alla evoluzione tecnologica - sottolinea - più il credito di imposta sugli investimenti è un beneficio che ripaga in termini di maggiore produttività».

Sul delicato nodo del rinnovo del contratto giornalistico, scaduto ormai da oltre tre anni, il neo presidente della FIEG si augura che si giunga in tempi rapidi alla conclusione della vertenza. «Sicuramente dedicherò molta attenzione all'argomento che è centrale», dichiara. «La Federazione – aggiunge - si è già mossa: sono stati attivati tavoli tecnici, che hanno lavorato e istruito al meglio le diverse questioni. Il mio auspicio è che si giunga rapidamente a una conclusione ”.

Più in generale, pur precisando che la sua istruzione dei problemi è necessariamente ancora incompleta, Malinconico tiene a porre l’accento sulla necessità di trasformare l’impresa giornalistica, penalizzata dallo strapotere televisivo, in un meccanismo sempre più duttile, superando tante rigidità del sistema presenti nel nostro paese. «Penso a questioni come i diritti d’autore, i nuovi prodotti la distribuzione dei quotidiani e tanti altri che devo necessariamente approfondire », ha concluso il Presidente Fieg.




10072008 ARTICOLO DE IL MESSAGGERO DI A. GUARNIERI.PDF


  
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