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INTERCETTAZIONI: DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE FIEG

Roma, 9 giugno 2008 – “Limitare le intercettazioni alle indagini relative a reati di terrorismo e criminalità organizzata  non mi sembra affatto una buona idea”. Così il Presidente della Fieg, Boris Biancheri, che ha aggiunto: “Un sequestro di persona o la corruzione di un pubblico ufficiale che non hanno connessioni con mafia o camorra non sono meno gravi per questo. Quel che è necessario è che le intercettazioni siano disposte solo in caso di assoluta necessità e che venga tutelato rigorosamente il segreto istruttorio. Si parla di punire il giornalista che scrive una notizia o l’editore che la pubblica: ma va punito in primo luogo chi, violando il dovere di mantenere il segreto sul contenuto  di una intercettazione, l’ha comunicata o lasciata trapelare all’esterno”.

 



  
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