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SCIOPERO DEI GIORNALISTI: PRESA DI POSIZIONE DELLA FIEG.
Presa di posizione della Fieg sulle due giornate di sciopero proclamate dalla Fnsi per venerdì 7 e sabato 8 aprile 2000.

"Nel proclamare gli scioperi che priveranno il paese per due giorni consecutivi dell'informazione la Fnsi ha inteso scaricare la coscienza attribuendo agli editori la responsabilità di averla costretta a tale grave iniziativa. Tutto ciò appare paradossale considerato che le decisioni della Federazione della Stampa appartengono ad essa con le conseguenti responsabilità per gli effetti connessi.

La Federazione della Stampa, nel proprio comunicato, peraltro, non ha ricordato che in sede di verifica ministeriale il 31 marzo u.s. gli editori hanno immediatamente accolto l'invito del Ministero del Lavoro di continuare gli approfondimenti sulle materie contrattuali in quanto dal lavoro svolto in sede tecnica, pur nella distanza delle posizioni delle parti, era emerso un quadro non completamente negativo, suscettibile di possibili evoluzioni costruttive su alcuni punti.

La Federazione della Stampa, per esigenze interne alla categoria, ha preferito invece ricorrere ad una dura azione di sciopero per mascherare la contraddittorietà delle proprie posizioni sul piano contrattuale.

Infatti essa ha più volte proclamato che la piattaforma presentata è un contributo fondamentale all'evoluzione del sistema delle comunicazioni e al miglioramento della qualità dell'informazione. Dichiarazione incauta qualora si consideri che l'accoglimento anche parziale di quanto contenuto in quella piattaforma imbriglierebbe l'organizzazione produttiva dei giornali in un sistema insostenibile di controlli, veti e costi sproporzionati che nessun altro sistema informativo subisce nei paesi industrializzati.

Gli editori sostengono e continueranno a sostenere che l'evoluzione della stampa e dell'informazione in generale ha bisogno, quale presupposto fondamentale per sostenere il confronto con i nuovi media, della massima flessibilità dell'organizzazione, della rapidità di decisioni sui programmi editoriali da sviluppare e di economicità di gestione, tutto ciò in un quadro aggiornato di relazioni sindacali che facilitino, nel rispetto dei diritti delle parti, il raggiungimento di tali obiettivi senza divenire strumento di penalizzazioni o preclusioni.

Sulla base di tali presupposti la Fieg è disponibile a riprendere in ogni momento il confronto con i giornalisti, consapevole che l'inasprimento della vertenza non gioverà a nessuna delle due parti e si tradurrà solamente in un diretto e prolungato danno per gli utenti dell'informazione."


  
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