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SODDISFAZIONE EDITORI EUROPEI SU 'ROMA II'

Il Parlamento e il Consiglio dei ministri europei, riuniti in Comitato di conciliazione, hanno approvato il 15 maggio scorso il testo della proposta di regolamento, denominata “Roma II”,  che armonizza le norme relative alla legge applicabile alle obbligazioni extracontrattuali. A tale proposito,  l’Associazione europea degli editori di giornali quotidiani (ENPA) in un comunicato del 21 maggio scorso,  ha espresso la propria soddisfazione e quella di tutti le organizzazioni associate, tra le qualila FIEG, per il risultato dei negoziati, durati quattro anni, in quanto il testo approvato dal Comitato di conciliazione prevede l’esclusione dal campo di applicazione della proposta di regolamento le violazioni della privacy e dei diritti della personalità , incluso il reato di diffamazione,  commesse dai mezzi di informazione.

 

Il testo originario della proposta di regolamento “Roma II” rappresentava infatti, secondo Valtteri Niiranen, direttore dell’ENPA, una reale minaccia per l’esercizio del diritto di cronaca in quanto consentiva alla parte lesa di scegliere il tribunale più conveniente ai fini dell’esercizio dell’azione risarcitoria nei riguardi del giornale presunto autore dell’illecito, realizzando il cosiddetto “forum-shopping”. Ciò avrebbe costretto i giornali ad evitare la pubblicazione di articoli e fotografie per evitare di essere perseguiti in ciascuno dei 27 Stati membri dell’Unione europea, pur avendo rispettato le disposizioni di legge del paese dove i giornali stessi sono maggiormente diffusi.

 

Comunque, il Consiglio e il Parlamento europei hanno invitato la Commissione a presentare entro il 31 dicembre 2008 uno studio approfondito sulla disciplina delle obbligazioni non contrattuali derivanti da violazioni della privacy e di diritti della personalità, prendendo in attenta considerazione le disposizioni riguardanti la liberta della stampa e la liberta di espressione nel settore dei mezzi di informazione. In ordine a tale problematica, l’ENPA , unitamente alle associazioni europee degli editori di periodici (FAEP), dei giornalisti (IFJ), delle radiotelevisioni (EBU) ed alla Federazione europea degli editori (FEP), ha espresso l’auspicio che la Commissione adotti un approccio prudente nei riguardi della libertà di stampa, così come protetta nei singoli Stati membri, e tenga inoltre presente che i giornali sono diffusi prevalentemente nei rispettivi mercati nazionali, circostanza questa che solleva forti interrogativi sull’opportunità di realizzare una disciplina pan-europea in materia.

 



  
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