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NUOVA BATTUTA D'ARRESTO NELLE TRATTATIVE PER IL CONTRATTO GIORNALISTICO
Interruzione delle trattative per il rinnovo del contratto giornalistico.

Dopo la ripresa, il 10 gennaio, delle trattative per il rinnovo del contratto giornalistico. insorgono nuove difficoltà. La FNSI sostiene che "la Federazione degli Editori non è stata disponibile a proseguire il confronto per definire i testi conclusivi e rimuovere gli ultimi ostacoli" e definisce questa decisione "sconcertante e inattesa". In risposta a tale posizione la FIEG ha diffuso il seguente comunicato: "Il comunicato della FNSI sulle trattative per il rinnovo del contratto giornalistico offre una ricostruzione falsata di quanto è avvenuto nel corso del confronto. Per fare chiarezza, occorre ricordare che il 21 dicembre scorso la FIEG e la FNSI hanno diffuso un comunicato congiunto nel quale si affermava testualmente che "la FNSI ha manifestato la sua valutazione positiva sull'apertura formulata dalla FIEG in merito al punto di maggiore contrasto" e si annunciava che la FIEG e la FNSI avevano concordato di passare alla "fase conclusiva del confronto". Dal comunicato emergeva, in modo chiarissimo, che rimosso l'ostacolo che aveva determinato la interruzione delle trattative, sugli altri punti esisteva un accordo , anche se, ovviamente, andavano definiti i testi necessari per tradurlo in norme contrattuali. Oggi la FNSI - nel suo comunicato - afferma che esistevano ed esistono problemi rilevanti che riguardano, praticamente, tutte le materie oggetto del confronto: meccanismo della flessibilità, trasferimenti, orario di lavoro nell'on-line, regolamento di disciplina, aumenti retributivi. Ma come è possibile che il dissenso su tanti e così importanti capitoli - tra i quali, addirittura, quello dell'aumento contrattuale - consentisse a dicembre di ritenere possibile "il passaggio alla fase conclusiva del confronto"? La verità è che, ancora una vola, la FNSI tenta di ripetere l'abusata tattica di incamerare via via i singoli risultati positivi, lasciando in discussione tutto il resto. All'ennesimo tentativo di ripetere questa tattica la FIEG ieri ha risposto no. L'accordo - ha detto la FIEG - è, nella sostanza, quello che era stato già raggiunto a dicembre e che si è poi tradotto in testi precisi nelle riunioni tecniche tenutesi, tra FIEG ed FNSI, all'inizio di gennaio. La FNSI deve decidere se accettare quell'accordo - che, come tutti gli accordi, contiene voci attive e voci passive - o rifiutarlo, rimettendo - in quest'ultimo caso - tutto in discussione, compresi i punti a lei favorevoli. La disponibilità a riprendere le trattative e concluderle in tempi rapidi - affermata dalla FNSI - è solo di facciata se essa non è accompagnata dalla coscienza che riaprire la trattativa su punti che sono stati già oggetto di scambio, significa riaprire la trattativa su tutto. La FIEG non si sottrarrà, nemmeno questa volta, al confronto, ma fin d'ora anticipa di non essere disponibile a partecipare ad una trattativa nella quale vengono considerati già definiti tutti i punti di interesse della controparte e siano ancora in discussione tutti i punti di interesse degli editori". Roma, 12 gennaio 2001


  
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