Roma, 19 ottobre 2006 - La riforma del settore televisivo contenuta nel disegno di legge approvato dal Consiglio dei ministri non è sufficiente a determinare un maggiore equilibrio tra i diversi mezzi di informazione e nel mercato delle risorse pubblicitarie che vede in Italia, a differenza della maggior parte degli Stati europei, la netta prevalenza della televisione sulla stampa.
La Fieg ha più volte richiesto la correzione dell’anomala esclusione delle telepromozioni dai limiti orari di affollamento pubblicitario e doverosamente ora il disegno di legge Gentiloni la prevede. Ci si attende tuttavia che il Parlamento introduca significative modifiche al testo del disegno di legge per garantire efficacia e tempestività ai necessari interventi di riequilibrio dei mercati.