Roma, 6 giugno 2006 - Il Presidente della Fieg, Boris Biancheri, ha presentato lunedì 5 giugno scorso alla stampa le
“Proposte per la competitività e lo sviluppo dell’editoria quotidiana e periodica”. Il documento, approvato dal Consiglio Federale della Fieg lo scorso 25 maggio, riassume le indicazioni degli editori per assicurare, nello scenario della convergenza digitale, lo sviluppo del settore. Il necessario presupposto per una informazione libera – ha affermato Biancheri – è la presenza sul mercato di imprese editrici sane e forti e lo sviluppo dell’industria multimediale richiede condizioni e regole, la tutela della concorrenza, la non discriminazione tra le tecnologie, la libertà e la possibilità di accesso ai diversi mercati.
Cinque le misure strutturali proposte riguardanti aspetti normativi e regolamentari:
1.
Rispetto dei limiti di affollamento pubblicitario e nuove regole nel settore radiotelevisivo e della pubblicitàIncludere le telepromozioni nel limite orario di affollamento, definire e delimitare in maniera puntuale il Sic, rivedere procedure e sanzioni dell’Agcom per assicurare il rispetto delle regole, prevedere limiti antitrust nella raccolta pubblicitaria televisiva, disciplinare l’attività di intermediazione pubblicitaria, contrastare la proposta di modifica della direttiva UE “Tv senza frontiere” che accentua gli squilibri esistenti sul mercato della pubblicità a favore delle televisioni.
2.
Introduzione di norme asimmetriche nel mercato pubblicitario e della comunicazione pubblica Introdurre norme asimmetriche nel mercato pubblicitario capaci di riequilibrare gli investimenti in favore della carta stampata. In Italia, nel 2005, la televisione ha raccolto il 56% degli investimenti pubblicitari a fronte del 35,8% raccolto dalla stampa. Nella maggior parte degli Stati europei la televisione ha una quota di mercato inferiore al 50% e, fatta eccezione per la Spagna e il Belgio, la stampa è ovunque il primo veicolo pubblicitario. Per vincoli asimmetrici si intendono, ad esempio, limiti più bassi all’affollamento pubblicitario orario; norme più severe sulle interruzioni pubblicitarie; la previsione di “fasce protette” in cui vietare le trasmissioni pubblicitarie; disposizioni che vietino le telepromozioni condotte da presentatori o da personaggi aventi un ruolo preminente nei programmi o negli spazi immediatamente adiacenti.
Potenziare la comunicazione pubblica e la pubblicità degli appalti pubblici.
3.
Testo unico dell’editoriaGarantire la tutela della proprietà intellettuale dell’opera giornalistica con una regolamentazione delle rassegne stampa; disciplinare la responsabilità dei siti editoriali su Internet; rivedere il sistema di finanziamento dell’Agcom; liberalizzare l’accesso alle professioni; modificare la disciplina della diffamazione a mezzo stampa.
4.
Modernizzazione ed informatizzazione della rete di venditaPrevedere aiuti agli investimenti per l’ammodernamento delle strutture, l’informatizzazione della rete di vendita, la formazione dei rivenditori.
5.
Eliminazione dei limiti fiscali al processo di convergenza multimediale Per favorire il processo di convergenza multimediale, applicare l’aliquota Iva del 4% ai giornali ceduti per via elettronica e ai servizi di informazione forniti, con ogni mezzo anche elettronico, su reti telematiche, private o pubbliche, da Agenzie di stampa di carattere nazionale.
Alle misure strutturali, si affiancano misure congiunturali di sostegno allo sviluppo del settore come la riduzione degli oneri fiscali e del costo del lavoro, l’introduzione del credito di imposta sulla carta e sugli investimenti e la proroga del fondo per interventi di sostegno a favore dei giornalisti dimissionari di imprese in crisi.