Roma, 7 giugno 2006 – La Federazione italiana editori giornali auspica che nell'annunciata revisione della disciplina del Codice dei contratti pubblici si intervenga sulla questione della pubblicità degli appalti.
“Per favorire il massimo della trasparenza nella gestione dei contratti pubblici – sostiene la Fieg – occorre garantire la massima conoscibilità delle procedure di assegnazione ed esecuzione degli appalti: rivedere il Codice per assicurare maggiore trasparenza significa potenziare le forme della pubblicità e tener conto dell’importante ruolo che la stampa quotidiana è in grado di assolvere nell’informare i cittadini.”
L’utilizzo di Internet per la pubblicazione dei bandi e degli avvisi di gara deve costituire – per gli editori di giornali – una modalità aggiuntiva, non alternativa e/o sostitutiva alla pubblicazione degli annunci sulla carta stampata, perché non è possibile escludere oltre il 57% della popolazione italiana non raggiunta dalla Rete dalla possibilità di ricevere informazioni sull’attività contrattuale dello Stato e degli enti pubblici.
La Fieg propone forme adeguate di pubblicità sui quotidiani per gli appalti di lavori di importo inferiore alla soglia comunitaria, ma superiori a 500mila euro, e per gli appalti di servizi e forniture sotto la soglia comunitaria; la pubblicazione sui giornali di alcune informazioni – elenco degli invitati e dei partecipanti alla gara, del vincitore o prescelto, del sistema di aggiudicazione adottato, dell’importo di aggiudicazione dei lavori, dei tempi di realizzazione dell’opera, dell’ultimazione dei lavori, delle variazioni dell’importo finale, degli eventuali ritardi nell’effettuazione dei lavori – sugli appalti di lavori di particolare interesse; l’individuazione del soggetto responsabile nell’applicazione della normativa e il divieto di deroga alla disciplina statale in materia di pubblicità dei contratti degli enti pubblici.