INTERCETTAZIONI: FIEG, I GIORNALI ESERCITANO UNICAMENTE IL PROPRIO DIRITTO AD INFORMARE
Per la Fieg, la responsabilità delle intercettazioni è dei soggetti che ne hanno la disponibilità per ragioni del loro ufficio e non dei giornali che esercitano unicamente il proprio diritto ad informare.
Roma, 20 giugno 2006 - In merito alle polemiche sorte ancora recentemente attorno alla pubblicazione di intercettazioni telefoniche, la Federazione italiana editori giornali ritiene di dover ricordare che la normativa vigente fa divieto di pubblicare atti relativi ad indagini in corso sin tanto che essi siano segretati. La legge mira infatti a tutelare tre diritti diversi: il diritto dello Stato a non vedere compromesse le indagini, il diritto dell’imputato a non essere considerato colpevole fino alla sentenza e il diritto della pubblica opinione ad essere informata e della stampa ad informare.
La responsabilità della divulgazione delle intercettazioni è dei soggetti che ne hanno la disponibilità per ragioni del loro ufficio e non dei giornali che esercitano unicamente il proprio diritto ad informare.