La Federazione Italiana Editori Giornali (Fieg) si inserisce nel dibattito sulla proposta di riduzione dell’Irap avanzata da più parti. “L’Irap – afferma la Fieg in in suo comunicato – è una imposta che colpisce soprattutto le imprese a più alta intensità di lavoro e, tra queste, in modo particolare le imprese editrici per le quali il costo del lavoro rappresenta il 60% circa del costo di produzione. In alcuni settori editoriali – le agenzie di stampa – tale percentuale sale addirittura oltre il 70%. Iniziare dall’esclusione dalla base imponibile del costo del lavoro – continua la Fieg – non è una tesi politica, ma un obbligo di legge, visto che è la legge delega per la riforma fiscale (legge n. 80 del 2003) a stabilire la “prioritaria e progressiva esclusione dalla base imponibile del costo del lavoro” e ad imporre al Governo di valutare “la possibilità di dare la precedenza ai soggetti con una prevalente incidenza del costo del lavoro rispetto agli altri costi”.

Quella degli editori – conclude la Fieg – non è pertanto la richiesta di una provvidenza particolare, ma dell’assolvimento di un obbligo già fissato dal Parlamento attraverso una legge. Assolvimento reso tanto più urgente quanto più sono aumentate le difficoltà di reperimento sul mercato di risorse per effetto di altre leggi approvate dal Parlamento”.

9 novembre 2004