Roma, 6 luglio 2011 - Con riferimento alla delibera approvata dall’AgCom in
materia di tutela del diritto d’autore online, la FIEG osserva
che i timori della vigilia e le polemiche spesso strumentali che l’hanno
accompagnata sembrano fugati.
Sulla base delle prime informazioni, infatti, l’Autorità di Garanzia per le
Comunicazioni ha optato per una soluzione equilibrata e trasparente, sia sotto
un profilo di metodo che di sostanza.
Quanto al metodo, è stata scelta la soluzione di sottoporre le nuove misure
ad un'ampia consultazione pubblica, che consentirà a tutti i soggetti
interessati di formulare ragionate osservazioni e all’Autorità stessa di trarre
le susseguenti ponderate riflessioni.
Quanto alla sostanza, è stato espressamente affermato il primato del
sindacato giurisdizionale per tutti gli interventi di natura repressiva. Né
poteva essere diversamente per l'alta competenza giuridica che vanta
quell'Autorità e per il principio costituzionale, troppo spesso in questi giorni
dimenticato, per cui tutti gli atti di qualunque autorità italiana sono soggetti
al sindacato giurisdizionale, anche in via cautelare urgente, come per fortuna
avviene ogni giorno nelle aule di Tribunale. Il problema è già talmente
difficile e complicato che non è il caso di aggravarlo con timori
inconsistenti.
Resta ora il tema centrale: come conciliare la tutela della libertà della
rete con la tutela del diritto d'autore contro sfruttamenti a scopo commerciale,
o comunque di profitto, del lavoro e dell'investimento altrui. Si tratta di un
problema di delicato equilibrio e di saggezza, pena l'impoverimento di tutti: di
chi non avrà più interesse a produrre opere dell'ingegno e di chi sarebbe
destinatario di quelle opere.
Ogni prodotto poi ha le sue esigenze che vanno considerate distintamente e le
recenti discussioni non riguardavano gli articoli di giornali. Per questi
ultimi, proprio in base alle valutazioni dell'AGCM e dell'AGCom che hanno
richiamato nel caso Google l'esigenza di una legge di principio
sull'utilizzazione on line dei prodotti editoriali, la Fieg ha insistito e
insiste perché il Parlamento adotti una tale norma, che è urgente. Nessuna
libertà può dirsi veramente tutelata se non si tutelano le libertà concorrenti.
Occorre coniugare con strumenti adeguati alle nuove tecnologie la difesa della
libertà di internet con l'eliminazione di comportamenti parassitari e
profittevoli a spese altrui, inducendo chi vuole approfittare dell'opera altrui
a contrattare con chi l'ha prodotta e tutelando quest'ultimo in modo ragionevole
e proporzionato.
Ora che il dibattito è avviato, si proceda su questa
strada.