Roma, 15 luglio 2011 - La Fieg ha espresso, nel corso di
un'audizione alla Commissione cultura della Camera dei deputati, il grande
rilievo che gli editori ricollegano al problema dell’equo compenso del lavoro
giornalistico autonomo. La previsione di una Commissione bilaterale, nella
recentissima rinnovazione economica biennale del Contratto collettivo di lavoro,
è stata citata dal Presidente della Fieg proprio ed esclusivamente per
sottolineare tale condivisa sensibilità sul delicato problema.
Nell’audizione è stato espressamente ricordato dalla Fieg che “con la
recente ipotesi di accordo 8 luglio 2011, Fieg ed Fnsi hanno concordemente
assunto l’impegno di costituire una specifica commissione per approfondire il
fenomeno, la diffusione e le modalità applicative del lavoro autonomo nel
settore giornalistico”.
Le perplessità che la Fieg ha rappresentato nel corso dell’audizione con
riferimento al testo della proposta di legge Moffa non riguardano la finalità
dell’intervento proposto, ma le maglie troppo larghe del riferimento agli
istituti del lavoro subordinato. Il richiamo alla coerenza con questi ultimi
istituti non appare idonea a consentire le oggettive differenziazioni che
sussistono tra le molteplici forme del rapporto autonomo.
Nel corso dell’audizione è stato specificato che i dubbi di costituzionalità
derivano dal rischio di trattare allo stesso modo rapporti di lavoro molto
differenziati, tra loro e con il lavoro subordinato. L’apporto di conoscenza di
tale realtà è un oggettivo contributo all’arricchimento dei criteri e alla
risposta da dare al problema.