Roma, 23 febbraio 2011 – Nel 2010 il fatturato della Filiera della Carta,
Editoria, Stampa e Trasformazione ha, seppur parzialmente, recuperato le pesanti
perdite accusate nel biennio precedente, principalmente in conseguenza della
grave crisi di domanda generata dalla fase recessiva internazionale.
Lo confermano le indicazioni emerse dalla Conferenza stampa
organizzata a Roma martedì 22 febbraio, dalle Associazioni industriali che
della Filiera sono parti attive: Acimga
(produttori di macchine grafiche); AIE
(editori di libri); ANES (editori di
periodici specializzati); ARGI (distributori
di macchine, sistemi e prodotti grafici); ASIG (stampatori di giornali); Assocarta (industriali della carta); Assografici (industrie
grafiche, cartotecniche e affini); FIEG (editori di
quotidiani, periodici e agenzie di stampa).
Il fatturato si è collocato oltre i 36 miliardi di euro, migliorando del 3,3%
i depressi livelli 2009, ma restando ancora lontano dai valori record del 2007
(43 miliardi di €) . Si tratta comunque di un risultato importante che dimostra
le grandi capacità di reazione di un’industria impegnata a mantenersi
competitiva in un contesto di crescente concorrenza internazionale anche a costo
di sacrifici: in presenza di una domanda nazionale debole, la quota di fatturato
proveniente da vendite oltreconfine è infatti salita dal 18-20% del periodo
2000-2006 al 23,7% consentendo il mantenimento del saldo positivo della bilancia
commerciale, cresciuto da 1,8 a 2,9 miliardi di € tra il 2002 ed il 2010.
“Quali interventi per tornare a crescere?”: a questo
interrogativo Alessandro Nova, docente di economia
industriale presso l’Università L. Bocconi, ha risposto sottolineando l’esigenza
di un rapido recupero dei due fattori che hanno caratterizzato lo sviluppo della
Filiera negli anni passati: continuità e stabilità della crescita.
Le imprese della filiera devono poter tornare a livelli di redditività
adeguati a garantire investimenti per migliorare ulteriormente la loro
competitività e per questo sono necessari ed improcrastinabili alcuni interventi
di politica industriale:
• detassazione degli utili
reinvestiti
• incentivi alla rottamazione dei beni strumentali
obsoleti
• liberalizzazione delle quote di ammortamento per i beni
strumentali innovativi
• credito di imposta per l’acquisto di
carta
• credito agevolato
• alleggerimento del carico fiscale a
favore delle imprese che investono in servizi e software applicativi e nella
formazione del personale.
La necessità di un coerente disegno politico diretto ad assecondare l’azione
delle imprese e dare maggiore slancio ad una ripresa che appare ancora lenta è
stato ribadito dal Presidente della Fieg, Carlo
Malinconico.
Non si invocano – ha detto Malinconico – misure di sostegno a pioggia, ma
interventi mirati a dare maggiore impulso agli investimenti di una filiera
importante della realtà nazionale, un settore che, anche nel difficile quadro
congiunturale internazionale, si è confermato vitale e reattivo, capace di
restituire alla collettività, in tempi brevi, vantaggi in termini di crescita
produttiva e occupazionale.
In chiusura, il Presidente Assocarta, Paolo
Culicchi ha evidenziato il ruolo della filiera anche sotto
l’aspetto occupazionale: 230 mila addetti diretti, il 5% dell’intera
occupazione manifatturiera, e 560 mila unità occupate nell’indotto, un
patrimonio che il sistema Italia deve salvaguardare.
_______________
Tutta la documentazione distribuita nel corso della Press Conference
è a disposizione su questo sito in archivio eventi, nel menù orizzontale,
selezionando l'evento.
In allegato alcuni lanci d'agenzia e alcune fotografie. Credits per
le immagini: Fototecnico Ansa - Massimo Percossi.