Roma, 22 dicembre 2010 - “Non sappiamo ancora quale sarà il testo del decreto
legge “mille proroghe” che uscirà dal Consiglio dei ministri e se e quali
saranno i tagli alle risorse stanziate per l’editoria. Voglio però precisare –
ha dichiarato il Presidente della Fieg, Carlo Malinconico – che se le risorse
fossero reperite con l’eliminazione del credito d’imposta sulla carta previsto
dalla legge di stabilità pubblicata ieri nella Gazzetta ufficiale, il danno
sarebbe ancora più grave di quello paventato con la riduzione dei contributi
diretti. Il danno infatti ricadrebbe su tutte le imprese editrici, di giornali
di opinione e non, di giornali di partito e non, di periodici, di libri e così
via. E sarebbe un danno gravissimo, che screditerebbe ancor più la linea del
Governo agli occhi degli editori, perché sarebbe in aperta contraddizione col
programma iniziale dello stesso Governo e perché opererebbe in modo ancor più
discriminatorio a danno delle imprese che contributi non prendono, di nessun
tipo, eppure sono in crisi strutturale, con massicci ricorsi ai prepensionamenti
e alla cassa integrazione.”
“Mi auguro – ha concluso Malinconico – che il Governo non segua una strada
che punisce tutte le imprese editoriali senza distinzioni”