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INTERCETTAZIONI: FIEG, RIDURRE LE SANZIONI AGLI EDITORI NON RISOLVE IL PROBLEMA DI FONDO

Roma, 13 luglio 2010 - Con riferimento all'emendamento al ddl Alfano sulle intercettazioni, che - secondo anticipazioni di stampa - riduce le sanzioni per gli editori, la FIEG ribadisce di avere da sempre sottolineato che non è solo un problema di ammontare.

La Fieg osserva che tale emendamento può solo limitare il danno, che resta però grave, perché la sanzione, che non è commisurata al fatturato dei giornali, risulterà comunque non sostenibile per buona parte degli editori. Ma ancor più, le sanzioni agli editori, a prescindere dal loro ammontare, in ogni caso contrastano con il consolidato assetto costituzionale e ordinamentale della stampa in Italia, nel quale la posizione dell'editore non interferisce con quella del direttore responsabile e della redazione a garanzia della libera manifestazione del pensiero. Ci vuole, invece, il coraggio di abbandonare una strada sbagliata, escludendo del tutto le sanzioni agli editori.

Ed è per questo che, sia pure con riserve di carattere generale, risultano senza dubbio più meditate le proposte che prevedono sanzioni solo nel caso ci sia stato da parte del magistrato l'ordine di distruzione della registrazione.




13072010 LANCIO ANSA COMUNICATO FIEG INTERCETTAZIONI.txt


  
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