Il Comitato di Presidenza e il Consiglio Federale della Federazione Italiana Editori Giornali hanno preso atto con profonda delusione dell’assenza nella legge finanziaria di misure congiunturali per l’editoria che invece erano sempre state presenti nei passati anni della legislatura. Ove non intervengano misure in extremis, il settore editoriale risulterebbe pertanto gravemente penalizzato.

Ciò è tanto più sconcertante, in quanto la relativa modestia delle risorse necessarie a dare l’atteso segnale di attenzione a un comparto già colpito dall’entrata in vigore della legge Gasparri, non permette di giustificare con ragioni di stretta natura finanziaria le scelte del Governo. Ne è prova, oltre alla cancellazione del credito d’imposta sulla carta, l’esclusione del solo costo del lavoro giornalistico dal beneficio della completa riduzione dell’1% prevista per il costo del lavoro in tutti gli altri settori produttivi.

La Federazione Italiana Editori Giornali tiene comunque ad esprimere il suo ringraziamento agli onorevoli senatori e deputati, sia della maggioranza che dell’opposizione, che hanno presentato emendamenti in favore dell’editoria che sono stati respinti dal Governo, ma che testimoniano la sensibilità che larghi settori del Paese continuano a nutrire nei confronti dei problemi dell’editoria, della carta stampata e del suo futuro.

Roma, 15 dicembre 2005