Roma, 29 aprile
2010 - La Federazione Italiana degli
editori di giornali – FIEG -, esaminando l’esito degli incontri
tecnici tenuti nei giorni scorsi con Poste presso la Presidenza del Consiglio
dei ministri a seguito del tavolo politico del 7 aprile a Palazzo Chigi, ha dovuto constatare con grande
preoccupazione la sospensione delle trattative.
È passato quasi un
mese dall’innovazione tariffaria del 1° aprile che comporta per gli editori, e
in prospettiva per gli abbonati, aumenti dei costi di spedizione pari, in media,
al 120% per i quotidiani e del 100% per i periodici, e non si vede ancora una
via d’uscita. Per il 2010 poi l’incremento, del tutto inaspettato e incidente ad
anno iniziato, produce un danno non rimediabile alle aziende che hanno adottato
politiche commerciali e di marketing basandosi sulle tariffe preesistenti.
Eppure gli editori hanno dimostrato la volontà di sobbarcarsi una parte,
significativa ma sostenibile, di quell’incremento.
Gli editori
associati alla Fieg sottolineano la gravità della situazione, che rischia
di compromettere definitivamente la distribuzione attraverso il canale postale e
quindi gli abbonamenti, incidendo ancora una volta pesantemente sui bilanci
delle imprese editoriali e sulla tasca dei lettori”.