(ANSA) - BARI, 10 GIU - Valorizzare i contenuti editoriali, convincere gli investitori che la pubblicità su carta stampata é efficace quanto quella sulla tv e razionalizzare la rete di distribuzione e vendita dei giornali che è la principale causa dei 730 milioni di copie di quotidiani e dei 450 milioni di periodici che vanno al macero ogni anno in Italia. Sono questi, secondo il Direttore generale della Fieg, Alessandro Brignone, i filoni su cui lavorare per fare fronte al "quadro economico di grande sofferenza" in cui si trova l'editoria e che comporta anche "la necessità del contenimento dei costi del personale dipendente".
Brignone ne ha parlato nella giornata di apertura della 12a Conferenza internazionale per l'industria editoriale e della stampa italiana organizzata dall'Ifra (associazione europea degli editori dei giornali) a Bari, nel centro stampa della Sedit.
Di fronte al calo degli introiti pubblicitari del 25% nei quotidiani e del 30% nei periodici, ha detto, "c'é necessità di contenere i costi di produzione e la leva su cui agire è anche quella del personale dipendente poligrafico e giornalistico". In questo senso gli editori "contano molto sulle nuove norme in materia di prepensionamenti ".
"Riguardo agli investimenti pubblicitari - ha detto ancora Brignone - dobbiamo ripartire da zero con i nostri interlocutori, l'Upa, per ribadire che il prodotto cartaceo resta un prodotto insostituibile perché a fronte di una flessione del numero delle copie vendute continuano ad aumentare per fortuna i lettori". Infine, bisogna rendere più efficiente la rete distributiva "che - ha detto - va informatizzata per capire dove le copie vanno esaurite e valorizzare i punti vendita favorendo gli investimenti per ingrandire le edicole in modo che diventino luoghi che facilitino anche l'acquisto d'impulso ". (ANSA).