Roma, 18 giugno 2009 - “Catricalà ha posto correttamente i termini della questione con riferimento ai poteri dell’Autorità della concorrenza in materia di conflitto di interessi” ha dichiarato il Presidente della Fieg, Carlo Malinconico, sulla polemica relativa all’aumento degli investimenti pubblicitari della Presidenza del Consiglio sulle reti televisive.
“Peraltro l’ordinamento prevede strumenti per verificare
chela
Presidenza del Consiglio, al pari di tutte le amministrazioni e gli enti pubblici, nazionali e locali, rispetti l’obbligo d’impegnare, per ciascun esercizio finanziario, almeno il 50% (60% nella fase di transizione alla trasmissione in tecnica digitale) delle somme destinate all'acquisto di spazi sui mezzi di comunicazione di massa per fini di comunicazione istituzionale a favore di giornali quotidiani e periodici.”
“Già in passato gli editori di giornali – ha ricordato Malinconico - hanno ripetutamente segnalato che la riserva a favore della carta stampata è largamente disattesa da amministrazioni ed enti pubblici. È per questo motivo che gli editori hanno commentato con favore le recenti iniziative dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni volte a intensificare e rendere effettiva la vigilanza sul rispetto della riserva”.
“Ora gli editori di giornali si attendono un ulteriore impulso in tale direzione ed in particolare l’uso degli strumenti coercitivi e ispettivi a garanzia del rispetto dell’obbligo di legge oltre alla comunicazione trasparente e periodica dell’esito dei controlli e delle percentuali in concreto realizzate”.