MILANO, 20 APR - Una detrazione dalle imposte sul reddito delle persone fisiche per gli acquisti di libri, quotidiani e periodici, in formato cartaceo e digitale, pari al 19% dell'importo speso nel corso dell'anno. È la proposta al Governo formulata dalla Filiera della Carta, Editoria, Stampa e Trasformazione, che include le sigle Acimga, Aie, Argi, Asig, Assocarta, Assografici e Fieg, annunciata nell'incontro "Giornali e libri: strumenti di buona informazione e cultura. Le proposte della Filiera" svoltosi nell'ambito di Tempo di Libri, fiera dell'editoria italiana.
Pubblichiamo di seguito le dichiarazioni del Presidente della Fieg sulla misura presentata, Maurizio Costa, presente all'incontro insieme a tutti i vertici delle Associazioni coinvolte, raccolte a margine dell'evento dall'Agenzia Ansa.
Editoria: Fieg, proposta Filiera tassello informazione qualità
(ANSA) - MILANO, 20 APR - Per il presidente della Fieg Maurizio Costa, la proposta della Filiera della Carta di introdurre una detrazione al 19% dalle imposte per chi acquista libri e giornali quotidiani e periodici "è un tassello importante per un'informazione credibile e attendibile".
La proposta, lanciata oggi a Tempo di Libri, "si inserisce in una serie di iniziative che a nostro parere vanno prese a sostegno dell'informazione di qualità" ha detto Costa.
"In un momento nel quale le fake news stanno diventando un elemento pervasivo - ha aggiunto - riteniamo al contrario necessari, nell'interesse della società civile e della democrazia, elementi di sostegno a un settore fondamentale come quello dell'editoria e dell'informazione".(ANSA).
Editoria: Fieg, proposta Filiera tassello informazione qualità (2)
(ANSA) - MILANO, 20 APR - "Oggi più che mai - ha sottolineato il presidente della Federazione italiana degli editori di giornali - c'è bisogno di un'offerta di informazione basata su attendibilità e verifica delle fonti e delle notizie.
Soprattutto - ha aggiunto - è importante che siano garantite alle giovani generazioni forme di agevolazioni che li avvicinino alla lettura, perché è fondamentale creare una coscienza civile, in particolare su temi di interesse sociale e culturale così come quelli quello della salute e della politica. Su questi temi e anche su altri non possiamo consentire una deriva verso il basso dell'offerta informativa". (ANSA).