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IN FIEG SUL TAPPETO ALGORITMI E AUTOMAZIONE E LORO IMPATTO SULLA SOCIETA'

La FIEG ha ospitato il 5 aprile, nella sua sede di Via Piemonte 64, l'incontro "ALGORITMI DI LIBERTA'. Democrazia, Informazione, Lavoro al tempo della Potenza di calcolo: dominio o negoziato?'', in occasione della presentazione dell'ultimo libro di Michele Mezza, ALGORITMI DI LIBERTA'. La Potenza del calcolo tra dominio e conflitto' edito da Donzelli Editore per la collana Saggine. Introdotta dal presidente Fieg, Maurizio Costa, intervenuto in collegamento, la discussione ha visto la partecipazione di Cosimo Accoto (Research Affiliate MIT Boston), Fabrizio Carotti (Direttore Generale FIEG), Antonio Nicita (Commissario AGCOM). Ha moderato il dibattito la giornalista del TG1, Barbara Carfagna.

Al seguente link il video integrale dell'incontro realizzato da Radio Radicale

https://www.radioradicale.it/scheda/537520/presentazione-del-libro-algoritmi-di-liberta-di-michele-mezza-editore-donzelli

Di seguito il lancio ANSA di Michele Cassano sui punti salienti del dibattito:
 
 
ANSA/ Libri: algoritmi, pericoli e sfide verso una nuova libertà. Saggio Mezza presentato in Fieg, l'urgenza di un patto sociale  

ROMA, 5 APR - Gli algoritmi, come il caso  Facebook/Cambridge Analytica ha reso noto in maniera evidente, condizionano sempre più le scelte e i modelli di aggregazione sociale. Vanno a toccare i valori costituzionali dell'Occidente, incidono sulla stessa libertà. Stanno cambiando il nostro vivere sociale attraverso un fenomeno che le organizzazioni tradizionali difficilmente riescono a governare. Eppure - sottolinea Michele Mezza alla presentazione nella sede della Fieg del suo libro "Algoritmi di libertà - La potenza del calcolo tra dominio e conflitto" - "nulla del passato è da ripiangere e considerare migliore dell'oggi". "Penso però che si 
 
debba civilizzare la rete a partire da un nuovo negoziato 
 
sociale. La circolazione dei contenuti prevale sulla titolarità 
 
dei contenuti stessi, ma questo principio deve valere per tutto, 
 
anche per gli algoritmi che devono diventare pubblici alla 
 
stessa stregua dei media". Il tema trattato nel saggio, 
 
introdotto da Giulio Giorello, è ampio, riguarda il nostro 
 
vivere civile. "Il partito - spiega Mezza - è un modello che non 
 
regge più non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Vale il 
 
concetto espresso da Zygmunt Baumann: da lavoro di massa, 
 
consumo di massa, media di massa si è passati a lavoro 
 
individuale, consumo individuale e media online". I partiti, 
 
insomma, sono in crisi in tutto il mondo, non reggono più come 
 
modello o al massimo possono sopravvivere in maniera momentanea, 
 
come dimostra il caso catalano. Qui si torna al caso Cambridge 
 
Analytica, che - sostiene l'autore - "è il partito. Lì ci sono 
 
le tecnicalità con cui si fa il partito, il resto è retorica". 
"La rete è la conseguenza di quello che sta accadendo non la 
 
causa", aggiunge, ricordando 
 
di aver intuito, prima di conoscere l'esito delle ultime 
 
elezioni italiane, che il 2018 sarebbe stato "il primo anno 
 
nella storia italiana con la sparizione della sinistra come 
 
variabile politica e sociale". Il tema è fortemente connesso con 
 
la crisi e l'evoluzione dell'editoria e della comunicazione di 
 
massa. Qui Mezza disegna un possibile percorso nella 
 
negoziazione in atto tra produttori di contenuti e over the top,
 
che passa attraverso al condivisione degli algoritmi. 
 
 
"Nel libro - ha ricordato il presidente della Fieg Maurizio 
 
Costa - si sostiene che il software
 
è il contenuto che divora il mondo. Non credo che con  
l'autoregolamentazione si possano risolvere problemi. Credo 
 
che servano regole, che non hanno nulla a che fare con la 
 
censura".

"Il mondo dell'editoria - ha aggiunto il direttore 
 
generale della Fieg Fabrizio Carotti - ha deciso di essere 
 
partecipe dello sviluppo e ora c'è una fase di confronto con 
 
Google, nella quale è giusto che si affrontino anche i temi 
 
economici". 
 
 
 
Il tema, divenuto di stretta attualità dopo il caso 
Cambridge Analytica - ha sottolineato Il commissario 
 
dell'Agcom Antonio Nicita - non è solo la tutela della privacy e 
 
della segretezza del dato, ma è capire se e quanto la società 
 
sia disposta ad accettare una regolamentazione che riduce 
 
l'efficienza dell'algoritmo. Da un lato la rete annulla le 
 
gerarchie, ma dall'altro certe forme di personalizzazione
 
dell'algoritmo rappresentano l'opposto della libertà. La prima 
domanda a cui rispondere è se riteniamo questo sistema positivo 
 
o negativo".

"La dimensione automatica dell'uomo sta diventando 
 
pervasiva - ha argomentato il professor Cosimo Accoto -. Sta 
emergendo una vocazione all'automazione come istituzione. Gli 
 
ideologi della Blockchain sostengono che si possa fare a meno 
dell'umano nel processo decisionale e che il nuovo contratto 
sociale si possa basare sull'automatismo. AssIstiamo a un 
processo sociale che porta a uno slittamento dal simbolico 
all'algoritmico". (ANSA).

IN ALLEGATO ALCUNE IMMAGINI DELL'INCONTRO
 
 

 



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