Roma, 8 ottobre 2010 – La FIEG manifesta grande apprezzamento per la
sollecitudine con cui il Sottosegretario
Bonaiuti ha espresso l’assenso della Presidenza del Consiglio dei ministri
al testo del decreto interministeriale che fissa le tariffe massime applicabili
per la spedizione postale dei prodotti editoriali. Si tratta dell’attuazione di
quanto previsto dalla legge 1° ottobre 2010, n. 163, nella G.U. del 5 ottobre,
che - per dare corso all’accordo tra Poste Italiane e FIEG del luglio scorso –
con decorrenza 1° settembre 2010 affida a un decreto ministeriale applicativo la
determinazione di dette tariffe massime, senza oneri a carico del bilancio dello
Stato.
Tale sollecitudine fa ben sperare – continua la FIEG – in una rapida
conclusione della tormentata vicenda, con la firma dei Ministri dello sviluppo
economico e dell’economia e delle finanze. Vicenda che ha visto gli editori
sobbarcarsi un brusco incremento delle tariffe applicate fino al marzo di
quest’anno, con un aumento che a regime (dal settembre 2011) si attesterà a
circa il 62% e che peserà per il 2010 con un imprevisto incremento di dette
spese che oscilla tra il 65 e il 75% rispetto alle previsioni.
L’accordo con Poste – ricorda la FIEG – è stato per gli editori “il minore
dei mali possibili”, considerato che la sospensione a marzo di quest’anno delle
tariffe agevolate aveva comportato un incremento dei costi di spedizione dei
prodotti editoriali dell’ordine del 120%, con una sopravvenienza onerosa su
bilanci già approvati assolutamente insostenibile.
L’auspicata prossima conclusione della vicenda delle tariffe postali sulla
base di quanto convenuto da FIEG con Poste – conclude la Federazione degli
editori – è l’occasione per richiamare l’attenzione del mondo politico sullo
stato dell’editoria italiana che necessita di interventi significativi a
salvaguardia della tenuta produttiva e occupazionale e dei valori insopprimibili
che l’editoria incarna in una moderna democrazia.