Roma, 17 gennaio 2011 – Cosi il Presidente della FIEG, Carlo Malinconico, ha
commentato le conclusioni cui è giunta l’Autorità Antitrust nella indagine
avviata nel 2009 contro Google per abuso di posizione dominante.
“Mentre i nostri esperti stanno analizzando nel dettaglio il provvedimento
conclusivo dell'indagine a suo tempo avviata dall'Autorità della concorrenza e
del mercato, desidero fin d'ora esprimere apprezzamento per l'attività svolta
dall'Antitrust italiana, che per prima ha puntato il suo faro sull'attività dei
motori di ricerca nel campo editoriale e sui contratti pubblicitari conclusi da
Google. Gli impegni assunti da Google, che riveste nel settore della ricerca e
della pubblicità on line una posizione dominante, confermano in gran parte la
segnalazione della FIEG e le preoccupazioni dalla stessa esposte in ordine alle
possibili distorsioni concorrenziali derivanti da una posizione passiva
dell'editore a fronte dell'attività d'indicizzazione e dalla mancanza di
trasparenza nella contrattazione con Google”.
“Gli impegni assunti da Google modificano a livello mondiale alcune politiche
editoriali e commerciali collegate ai servizi Google News e AdSense, in una
ottica di maggiore trasparenza e collaborazione. Si tratta di una prima
risposta, cui deve seguire, come osserva la stessa Autorità, l'intervento del
legislatore per regolare la remunerazione dell’attività delle imprese che
producono contenuti editoriali online, a fronte dello sfruttamento economico
delle proprie opere da parte di altri soggetti. Occorre dunque una legge
nazionale per superare l’oggettivo squilibrio, rilevato dall'Autorità, tra il
valore che la produzione di contenuti editoriali genera per il sistema di
internet nel suo complesso e i ricavi che gli editori online sono in grado di
percepire dallo sfruttamento stesso”.
“Essendo stata confermata la ragionevolezza dell’impianto complessivo delle
nostre richieste,” ha continuato Malinconico, “attendiamo fiduciosi che il
processo avviato con questa indagine – cui ha fatto seguito l’apertura di
analoghe istruttorie non solo in Francia e in Germania ma anche presso la
Commissione europea - prosegua sollecitamente lungo la strada tracciata dalla
stessa Antitrust nelle sue conclusioni, e cioè quella di un intervento
legislativo volto a tutelare più efficacemente il diritto d’autore nell’era
multimediale, superando definitivamente talune difficoltà interpretative ed
organizzative poste dalla legislazione vigente circa il riconoscimento in capo
agli editori dei diritti di utilizzazione economica dell’opera editoriale. Nel
contempo la FIEG guarda con estremo interesse alle iniziative che l'Autorità per
le garanzie nelle comunicazioni potrà assumere a tutela del diritto
d'autore”.