Il Presidente della Fieg,
Maurizio Costa - nell'aprire i lavori insieme al Presidente di OTM,
Franco Siddi - ha anticipato uno degli scenari che emergerà dall'incontro, e cioé la rilevanza del segmento di popolazione rappresentato dagli over 45 nel consumo di informazione e cultura anche su piattaforme digitali, contrariamente al sentire diffuso che vede la Rete come patria dei soli più giovani. Ha poi analizzato le tre parole che in questo caso formavano l'acronimo ICT e cioé: interazione, contenuto e tutela. È superato - ha detto - parlare di convergenza e integrazione per l'ecosistema dell'informazione. L'interazione, piuttosto, tra i media, e tra i media e le loro audiences, la pluralità delle fonti, la riduzione dei costi di accesso a molte di esse rivoluzionano il mondo dell'editoria giornalistica. Gli altri due vertici del triangolo sono contenuto e tutela.
La Fieg - ha detto Costa - ha fatto propria da subito la battaglia per la difesa e la valorizzazione dei contenuti di qualità. Un risultato che si può ottenere solo in un contesto efficiente ed efficace all'interno di modelli organizzativi nuovi. In questo quadro, centrale è la tutela del diritto d'autore, soprattutto dagli usi impropri di contenuti altrui da parte degli over the top e dei social network, ma anche dai veri e propri fenomeni di pirateria. Tutelare il diritto d'autore è l'unico modo sia per riequilibrare economicamente l'industria culturale sia per soddisfare attraverso un giornalismo di qualità il bisogno - che esiste - di un approccio all'informazione che consenta una comprensione ragionata dei fenomeni.
Dello stesso avviso
Franco Siddi e
Raffaele Lorusso, Segretario generale della Fnsi, che hanno evidenziato il comune impegno delle due Federazioni sul tema della tutela, sottolineando però la necessità anche di un impegno del Governo e di quello della categoria al rispetto dei doveri, anche deontologici, a sostegno della sua credibilità e affidabilità.
Si sono poi tenute due successive sessioni d’approfondimento. Nella prima, “
Lettori nativi e senior digitali: quali differenze?”,
Silvio Siliprandi presidente di GfK, ha dato nella sua ricerca "
NATIVI DIGITALI E SENIOR DIGITALIZZATI: UN CONFRONTO INTERGENERAZIONALE" uno spaccato statistico–sociologico dell’universo dei lettori e dell’evoluzione dei media, rivelando appunto che, rispetto a meno di dieci anni fa, la metà dei lettori sul web è cinquantenne. Poi, l'editore canadese
Moses Znaimer, leader della ZoomerMedia Limited e tycoon multimediale, guru del mercato degli over 45, ha raccontato le proprie scelte di business, tali da confermare gli utili della sua media company di grande successo, anche sul versante del cartaceo. Moses Znaimer divide il mondo in Newlywed e Nearlydead, cioè giovani famiglie e anziani. E il suo impero si sostiene con la comunità dei più anziani.
L'analisi di Siliprandi e il caso concreto della media company di Znaimer sono stati oggetto di un dibattito coordinato da Alessandro Banfi (Mediaset), cui hanno partecipato anche Derrick de Kerckhove (McLuhan Program) e i premiati delle edizioni 2009-2014.