L’ENPA – l’associazione europea degli editori di quotidiani – interviene ancora nell’ambito del dibattito relativo al disegno di legge sulle intercettazioni. Era già intervenuta in giugno .
In una
lettera congiunta inviata il 9 luglio scorso al Ministro per la Cultura svedese, l’ ENPA, la FIEG e l’UVDT (l’associazione ceca degli editori) si appellano alle istituzioni comunitarie al fine di evitare i rischi di una eccessiva ed ingiustificata restrizione del diritto di cronaca derivanti da due analoghi provvedimenti legislativi in materia di intercettazioni telefoniche: l’uno, nella Repubblica Ceca, approvato nello scorso aprile è già legge; l’altro, in Italia, è attualmente in discussione al Senato.
Evidenziando i principali profili di criticità delle due riforme in esame, gli editori europei chiedono al governo svedese – che dal 1° luglio detiene la Presidenza di turno dell’Unione europea – di inserire al più presto il tema della libertà di stampa nell’Agenda del Consiglio europeo e di valutare l’opportunità di un official statement in difesa della libertà di stampa, che ammonisca espressamente la legge in vigore nella Repubblica ceca e il disegno di legge italiano.
13 luglio 2009